L’account Wechat pubblico di OVCI è quasi pronto!
La piattaforma Wechat, introdotta in Cina una decina di anni fa, è un microcosmo che permette ai propri utenti di fare (quasi) tutto: dal pagare le bollette al chiamare un taxi, dal registrarsi ad un evento all’acquistare un biglietto per andare al cinema. Il 公众号 gongzhonghao, la versione degli account rivolti al pubblico, è lo strumento principale utilizzato in Cina per la diffusione di informazioni affidabili riguardanti un ente, un’associazione o persino un’istituzione; oltre a questo, esso permette agli utenti di entrare direttamente in contatto o usufruire dei servizi forniti da queste realtà.
Come si sarà compreso, non si tratta dunque della semplice istituzione di un account social come inteso comunemente. L’importanza dell’ingresso di OVCI nel mondo digitale cinese sta nel fatto che questo permetterà all’associazione di parlare alla società utilizzando un nuovo linguaggio considerato fondamentale a livello locale. Questo rientra da sempre tra i principi cardini dell’Organismo, che opera esclusivamente attraverso una stretta collaborazione con realtà già esistenti all’interno dei Paesi dove presta servizio, nel rispetto delle usanze, credenze e dei tempi diversi che è necessario rispettare. La speranza è, dunque, che l’utilizzo di account social nativi permetta di dare visibilità allo splendido lavoro di collaborazione e inclusione che già da anni accade offline.
Dal punto di vista personale, la pubblicazione di un account Wechat ha implicato e implicherà una sfida non da poco. Nel corso degli ultimi mesi io e le altre servizio civiliste (linguiste di formazione, ndr) abbiamo dovuto abbandonare la nostra comfort zone ed imparare a utilizzare software e programmi di grafica cinesi, abbiamo approfondito la sempre complicata gestione burocratica di un account ufficiale in un Paese straniero e stiamo correntemente lavorando sulla redazione di un piano editoriale per la pubblicazione di articoli riguardanti l’operato di OVCI, che andranno, una volta scritti, tradotti in lingua inglese e cinese, impaginati in maniera intelligente e accattivante (quanta fatica è stata il trovare un giusto mezzo tra la grafica social cinese e quella più tipicamente occidentale!), e infine diffusi il più possibile. Si tratta di una mole di lavoro enorme, ma che porta molte soddisfazioni: abbiamo esultato tutti insieme quando ci è stato confermato che l’associazione aveva ricevuto l’approvazione per l’istituzione dell’account, ci siamo congratulate a vicenda ogni volta che quelle che qualche mese fa non erano altro che pagine bianche piene di scritti da rivedere sono diventate schermate colorate sulla cui grafica abbiamo lavorato per ore e ore, abbiamo bisticciato per chi sarebbe stato il primo follower dell’account e so già che festeggeremo nel vedere il nostro lavoro concretizzato quando, tra pochissimo, l’account sarà ufficialmente operativo e pubblicheremo i primi articoli.
Nell’ottica di scoperta e inclusione di cui abbiamo parlato, siete dunque tutti invitati a scaricare un nuovo social e seguire il nostro account pubblico!
Costanza Pucacco, Casco Bianco SCU con OVCI in Cina
