È arrivato finalmente il giorno della partenza. Dopo un paio di ore di sonno agitato, la sveglia, alle 3 del mattino. Un doveroso caffè e si parte. Saliamo in macchina. Le valige strabordanti in bagagliaio. Mia sorella mi tiene la mano. Dal finestrino gli ultimi scorci di una Padova notturna e silenziosa e poi via in autostrada verso l’aeroporto di Venezia.
Gli ultimi saluti alla mia famiglia, qualche lacrima, e subito in volo verso Parigi. Un turbine di emozioni mi assale. Purtroppo è un periodo poco fortunato per viaggiare e dobbiamo farci i conti. A Parigi vengo a sapere che Alessia, la mia compagna di viaggio, è stata bloccata in aeroporto e non riuscirà a salire con me sull’aereo per Casablanca. Mi raggiungerà in un paio di giorni. Le prime ansie. Me la caverò da sola?
L’aeroporto di Parigi è gigantesco, una piccola città. In fretta e furia riesco a raggiungere il mio gate, modificato all’ultimo. Sudata e in corsa salgo in aereo.

È fatta!

Il volo verso Casablanca mi anticipa il clima che troverò in Marocco. L’atmosfera è confusionaria e accogliente. Si sente della musica araba provenire da qualche telefono, risate e urla di bambini, chiacchiere tra persone che sembrano conoscersi da sempre. Atterriamo.

Alice Friscione - SCU 2021

È ufficiale, sono la prima volontaria OVCI riuscita ad arrivare al paese di destinazione.

Sono emozionatissima. Passati gli ultimi controlli esco finalmente dall’aeroporto. Sono le quattro del pomeriggio, tutto è avvolto da una luce calda e intensa. Trovo subito Adil, l’autista dell’associazione, che mi accoglie con un grande sorriso. Viaggiamo in un furgoncino verso Rabat. Sono stanchissima, mi si chiudono gli occhi, tutta la tensione del viaggio sta calando. Fuori dal finestrino il paesaggio mi ricorda le campagne del sud Italia con le loro enormi distese di erba secca e qualche animale al pascolo. Chiacchiero un po’ con Adil, nel mio francese maccheronico.
Siamo a Rabat. Adil mi tempesta con un mix di parole francesi e arabe, indicandomi e nominando ogni cosa. Sono affascinata. Tutto è nuovo. Tutto mi sembra già meraviglioso. Le strade affollate, persone tutte diverse, l’odore di cibo speziato, il rumore dei clacson, i suoni di una lingua nuova, la brezza fresca che viene dall’oceano.

Mi immergo e mi lascio trasportare in questo vortice di novità. Un’avventura sta per cominciare…

 


È domenica, un buon pranzo fuori con la mia famiglia e un'amica, sono riuscita a fare tutto e a salutare tutti. Domani si parte. Mi accompagnano tutti, viene anche mio fratello. Arriviamo a Linate, ultimi saluti, ultimi occhi lucidi e passo i controlli.
Penso quasi quasi di far colazione quando mi chiamano all'altoparlante e poi al cellulare: cerco di capire dove devo andare e ritorno al controllo check-in. La signora mi dice che non posso partire perchè non ho il tampone. Dopo più tentativi di convinzione non c'è nulla da
fare, non parto. Per fortuna la mia famiglia era ancora fuori l'aeroporto, salgo in auto e ripartiamo.
Arrivata a casa tutta l'agitazione, il “io l'avevo temuto” e l'essere demoralizzata si fanno più forti. Mi mangio le mani e mi sfogo, sono seppur due giorni, non cambierà molto. Chissà Alice come si sentirà, è partita senza nessun problema da Venezia, fortuna che non è rimasta bloccata a Parigi.
È mercoledì, tampone fatto, si parte davvero. Volo in orario, stavolta tutto va bene e mi ritrovo a Casablanca, l'aria calda, la strada nell'enormità delle distese d'erba secca, il clima, mi era mancato. Trovo l'autista, riesco un po’ a parlare con il fratello in inglese, eccomi a Rabat.
Passiamo da una strada che costeggia il mare, l'oceano, inizio a pensare a quanto possa essere bello vivere in una città sul mare. Arriviamo e incontro Alice ed Alessandra. Finalmente tutto ha inizio...

Ale con Alice e Alessia SCU 2021
Tutto ha inizio… e in un attimo… è passato ormai un mese dal nostro arrivo. Il tempo scorre in fretta quando si vive in una città diversa, con una diversa realtà e cultura. Quante novità, quante nuove situazioni e sensazioni. Tutto è da scoprire. Le usanze, le tradizioni, la vita in città e quella domestica. Tutto acquisisce un’importanza diversa, ogni esperienza, anche quella più semplice, rimane impressa.

Dai primi giri e acquisti in Medina, i primi approcci alla gente locale, le prime visite alle famiglie, i primi pasti in casa, le prime impressioni l'una dell'altra e i primi accordi.

Non è sempre facile comprendere appieno tutti gli aspetti di nuova cultura, richiede tempo e forza. Noi, con tanta motivazione e qualche difficoltà, cerchiamo il più possibile di immergerci in questa realtà e scoprire tutte le bellezze che offre questo paese.

Il nostro appartamento è in un quartiere piuttosto moderno, simile a una città europea. Poco distante da casa ci si addentra nella parte vecchia della città, fortificata da lunghe mura che la circondano. È la Medina nuova, che appare come un grande mercato di oggetti, vestiti e alimentari in una rete infinita di vie, talvolta così fitte e incastrate tra loro da perdersi facilmente all'interno. Il fulcro della Medina è il Souk, il mercato vero e proprio, dove si trova una varietà immensa di frutta, verdura, frutta secca e spezie.

                                      Rabat 1   Rabat 2

Ah, le spezie! Poco più distante, sul mare, si staglia la Medina vecchia, dalle pareti bianche e blu, dove si possono comprare oggetti e manufatti più tradizionali. Borse e zaini in pelle, giacche, calzature, gioielli e molto altro.


È impressionante quanto luoghi di una stessa città, così vicini tra loro, possano essere tanto diversi. La Medina sprigiona un’energia tutta sua. Dalla vivacità della medina nuova: un turbine di voci, persone e profumi; alla calma della medina vecchia, da cui si può sentire l’odore del mare, addentrarsi nelle vie più solitarie e scoprire paesaggi inaspettati.
I primi giorni, usciamo da queste vie emozionate e meravigliate. Stupite di come si possa trovare di tutto al loro interno, di come si riesca a cavarsela nonostante l'imbarazzo, la titubanza, la difficoltà ad esprimersi e di come sia facile incontrare persone disposte ad aiutarti e ad accoglierti con naturalezza e sempre con un grande sorriso sulle labbra.

Mare Rabat

Il nostro servizio è appena iniziato e noi…siamo pronte a viverlo! Abbiamo condiviso con voi il primo impatto con la cultura e la città di Rabat, nel prossimo articolo vi parleremo di cosa significa essere volontari in servizio civile con OVCI in Marocco

Alice e Alessia - volontarie SCU OVCI in Marocco

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