Nell’anno 1993 Alda Pellegri, Celestina Tremolada e la dr.ssa Elisabetta Gaiatto, tutte coinvolte nei progetti OVCI, incontrano a Ginevra il dr. Enrico Pupulin, neuropsichiatra infantile di Castelfranco Veneto, a quel tempo responsabile del settore Riabilitazione dell’OMS. Il dr. Pupulin aveva già realizzato in Mongolia, tramite l’ONG AIFO di cui era membro attivo, un’esperienza di RBC coadiuvato da terapisti volontari del Servizio territoriale di neuropsichiatria infantile di Castelfranco Veneto.
Il dr. Pupulin suggerisce all'Associazione Nostra Famiglia di sperimentare il modello RBC perché:
“fa parte della comune spiritualità il tema del «nascondimento»: non deve spaventare l’assunzione di un progetto che potrebbe richiedere un grande impegno senza dare alcuna notorietà, visto che titolare del progetto non è un’istituzione ma la comunità base coinvolta…”
Questo messaggio appare molto vicino alle idealità dell’Organismo così che la RBC è diventata in effetti un modello realizzato da OVCI la Nostra Famiglia nei Paesi esteri.
Elementi basilari:
- la Riabilitazione su base comunitaria si basa sull’analisi dei bisogni a cui si risponde valorizzando tutte le risorse locali individuate
- il Centro di riferimento forma i volontari reperiti nel territorio e sostiene il loro lavoro che viene svolto nelle periferie
- uno degli impegni più significativi è individuare Enti o persone responsabili a livello politico – amministrativo per dare continuità all’attività di volontariato
- i principi della RBC sono importanti anche perché consentono di adeguare lo stile dell’intervento riabilitativo alla sobrietà e controllo del consumo di risorse, oggi indispensabili anche per i paesi più civilizzati.